2010 FEBBRAIO – MALAYSIA 3a PARTE

Venerdì 19 Febbraio 2010

085 - 18.02.2010 - Kuantan - Masjid Sultan Ahmad 1°

 Passiamo gran parte della mattinata alla ricerca di un ufficio turistico e di una agenzia viaggi che possa organizzarci una visita guidata del posto visto che da soli è difficilissimo muoversi. Il primo la raggiungiamo in taxi e qui ci confermano che c’è qualcosa da vedere nei dintorni a che vale la pena fare il giro del canale con la barca, quello che non ci dicono è che la barca parte due volte al giorno, alle nove del mattino o alle tre del pomeriggio, solo se raggiunge un  numero minimo di passeggeri . Seguendo le indicazioni camminiamo almeno mezz’ora sotto il sole per raggiungere il molo ma non troviamo nulla perciò andiamo a chiedere informazioni in uno stabile adibito a uffici che vediamo li vicino. E’ un commissariato di polizia  e c’è un giovane poliziotto che ci dice che il molo è dall’altra parte, che abbiamo sbagliato direzione.

Riprendiamo la nostra marcia sotto il sole e, quando finalmente raggiungiamo il molo, lo troviamo chiuso. Andiamo in un edificio li vicino che ci sembra essere una capitaneria di porto e chiediamo informazioni. Una impiegata ci spiega la storia degli orari e, con una telefonata, ci prenota due posti sul battello per le tre del pomeriggio, fatto questo torniamo in albergo facendo nuovamente una lunga camminata.

 Alle tre, puntualissimi, arriviamo al pontile che questa volta troviamo aperto, paghiamo il biglietto ed aspettiamo di partire. Dopo una mezz’ora, visto che siamo solo noi due ed alcune persone che avevano prenotato la gita non si sono fatte vedere ci restituiscono i soldi  e ci troviamo al punto di partenza, abbiamo speso quasi tutta la giornata per nulla. Abbastanza seccati prendiamo un taxi e ci facciamo portare nell’unico posto che riteniamo raggiungibile vista l’ora, la Teluk Chempedak Beach, una spiaggia molto rinomata a circa cinque chilometri dal centro città.

088 - 19.02.2010 - Kuantan - Teluk Chempedak

Il posto è bello e frequentatissimo dai locali, c’è una vera folla che gira sulla spiaggia ed i bar e ristorantini sono pieni di avventori, oggi è venerdì, giorno di festa.

Camminando su una pedana in legno sopraelevata raggiungiamo la spiaggia di Pelat Tong Ka dove il mare è molto invitante e per vincere la calura davvero opprimente facciamo una breve nuotata.

Tornati alla spiaggia principale facciamo qualche piccolo acquisto nel mercatino improvvisato prima di irpartire.

Passiamo la serata bighellonando nei centri commerciali situati nelle vicinanze del  nostro albergo non prima di essere andati alla stazione di bus ed aver comperato il biglietto per Kuala Lumpur che vogliamo raggiungere domani.

Sabato 20 Febbraio 2010

Alle 10.30, seduti comodamente in un lussuoso bus a due piani lasciamo Kuantan.

Per raggiungere Kuala Lumpur dobbiamo percorrere 210 Km quasi tutti in autostrada, tutti tra coltivazioni di palme; alle 13.45, dopo  tre ore di viaggio siamo alla stazione di Puduraya che dista poche centinaia di metri dal nostro albergo.

Giusto il tempo per lasciare nella stanza i nostri bagagli e siamo di nuovo alla stazione dei bus per prendere quello che porta a Shah Alam, la capitale dello stato di Selangor che dista una trentina di chilometri da Kuala Lumpur.

Il bus è velocissimo e veramente comodo ed in mezz’ora siamo a destinazione, stupisce l’impressione che si ha di essere in un’altra Malaysia, qui bus sono frequenti e comodi, i taxi ci sono dappertutto ed i tassisti sanno sempre indicarti dove e come raggiungere le mete che ti sei prefissato.

Shah Alam è una città moderna che offre molto poco al turista, uffici ed ancora uffici, ma una cosa unica c’è, l’enorme Moschea Masjid Sultan Abdul Aziz Shah tutta rivestita con marmo di Carrara. Questa moschea, inaugurata vent’anni fa , ha quattro minareti che superano i cento metri di altezza ed è veramente imponente. Per poterla visitare, ci fanno entrare da un accesso secondario, poi, dopo averci dato un saio da indossare, veniamo affiancati una guida che ci accompagna e racconta alcune delle caratteristiche della costruzione impedendoci però di entrare.

093 - 20.02.2010 - Sah Alam

Finita la visita raggiungiamo la stazione dei bus e nell’arco di pochi minuti siamo nuovamente in viaggio e dopo mezz’ora scendiamo davanti al Central Market. Passiamo qualche ora a girare i mercatini della Chinatown per poi finire a cena in un caratteristico ristorante cinese di Petaling, molto bello ma non altrettanto buono.

 Domenica 21 Febbraio 2010

Fatta colazione andiamo subito a prendere il bus per Serembang e da li quello che porta a Port Dickson e le sue spiagge che distano da Kuala Lumpur circa 80 Km.

Abbiamo deciso che oggi deve essere una giornata dedicata al mare ad alla spiaggia, l’ultima di queste ferie in Malaysia.

Il servizio dei bus è efficientissimo e in quaranta minuti siamo a Serembang da dove, dopo pochi minuti siamo già in viaggio per Port Dickson.  Arrivati alla stazione delle corriere troviamo un tassista che per 10 Rg ci porta nella spiaggia più rinomata della località balneare.

La spiaggia è veramente bella e frequentatissima dai locali, noi siamo gli unici turisti e la gente ci guarda con curiosità. Le strutture sono quelle caratteristiche di queste parti, baracchette a ridosso della spiaggia dove si può acquistare un nasi goreng ci sono i  venditori di noci di cocco e quelli che affittano sedie sdraie abbastanza vecchie e malconce ma la cosa che mi ha stupito è stato il vedere che ci sono tantissimi posti in cui affittano le camere d’aria di auto e camion come salvagente.

Questo mi ha portato indietro nel tempo, quando ero bambino e c’era all’entrata del bagno comunale un signore che affittava camere d’aria gonfiate ad uso salvagente, ma parliamo di mezzo secolo fa.

 La gente è come matta nell’andare in acqua con la “ciambella”  automobilistica attorno la vita, bellissimo da vedere.

Ovviamente non mancano le moto d’acqua, ed i motoscafi che trascinano gommoni a forma di banana con una decina di persone sedute sopra.

Qui le donne vanno in acqua vestite ed il loro costume da bagno, venduto da tutti gli ambulanti , è un pantalone lungo di colore nero fatto in tessuto sintetico e molto spesso ed una maglia altrettanto spessa da indossare sotto i vari veli che già indossano.

Passiamo diverse ore in spiaggia poi ritorniamo alla stazione dei bus e da li la strada del ritorno. Alle cinque del pomeriggio, mentre siamo ancora a bordo del bus, arriva una pioggia repentina e violentissima che ci avverte che la stagione dei monsoni sta per cominciare.

Lunedì 22 Febbraio 2010

Oggi è la giornata dedicata agli acquisti ed alla visita dei grandissimi centri commerciali di Bukit Bintang, nel centro della città nuova.

Il tempo scorre velocemente ed alle cinque, puntuale, arriva la pioggia torrenziale.

Rimaniamo al coperto anche perché uscire vuol dire bagnarsi e basta. Poi andiamo a mangiare qualcosa e torniamo in albergo dove ci aspetta un compito davvero arduo, vuotare tutte le valigie e rifarle completamente  perché domani dobbiamo lasciare la stanza e non possiamo certo metterci a fare le valigie nella hall dell’albergo.

 Martedì 23 Febbraio 2010

Abbiamo pensato di trascorre l’ultimo giorno andando allo zoo. Dopo aver fatto colazione e lasciato nel deposito bagagli dell’albergo tutte le nostre valigie, prendiamo il bus che porta allo zoo. Il bus fa un sacco di fermate e, per arrivare a destinazione ci impieghiamo più di un’ora. Lo zoo è però una delusione per molti motivi, per primo comperiamo il biglietto che è abbastanza caro, 60 Rg circa 13  euro  e scopriamo che all’interno dello zoo ci sono dei padiglioni a pagamento separato, poi ci sono pochi animali, l’altra volta c’erano tanti elefanti ora ce ne sono solo due, stesso vale per le giraffe e per un sacco di altri grossi erbivori. Molte gabbie sono vuote o in fase di ripristino quindi animali non ce ne sono, alla fine una vera delusione. Lasciamo lo zoo  e, per ritornare in centro città prendiamo un taxi che in una decina di minuti ci sbarca sotto le torri Petronas.

Passiamo l’intera giornata a bighellonare per Kuala Lumpur  visitando tutto quello che c’è da vedere poi, alle otto siamo nuovamente in albergo.

Per andare in aeroporto a Sepang, circa 70 Km da Kuala Lumpur, abbiamo prenotato un taxi che viene a prenderci per le 10 di sera e per 80 Rg riporta direttamente ai banchi delle partenze internazionali. Abbiamo preso il taxi perché costa meno del tanto reclamizzato KLIA, il treno che collega K.L. all’aeroporto. Il KLIA impiega lo stesso tempo del taxi ma per raggiungerlo dobbiamo prendere girare mezza città portandoci dietro i bagagli.

Alle dieci arriva il taxi che porta all’aeroporto e, una volta fatto il  check-in  aspettiamo il momento dell’imbarco.

 Mercoledì 24 Febbraio 2010

Dalle prime ore del mattino siamo in viaggio per tornare a casa.  Ci aspetta  il volo fino a Dubai che dura  circa sette ore, poi  quello per Venezia che ne dura altre dieci, il bus navetta dall’aeroporto Marco Polo fino a Mestre e da li il treno fino a Trieste che raggiungiamo nel tardo pomeriggio.

Fine.

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