2006 ELEFANTENTREFFEN

 

Germania

Loh/Thurmansbang-Solla

50° Elefantentreffen

2006

 dal  25 Gennaio 2006  –   al 30 Gennaio 2006

Mario con la Vespa (Crodi 2)

 

 

 

 

 

50° ELEFANTENTREFFEN

 

– “ Quest’anno xe il 50° anniversario dell’elefantentreffen, me raccomando muli, xe un’occasion che no’ se pol perder !!.-

( Quest’anno ricorre il 50° anniversario dell’Elefantentreffen, mi raccomando ragazzi, è un’occasione che non ci deve sfuggire )

01 -26.01.2006 Partenza

Con questa frase/proposito pronunciata in coro nell’estate del 2005 iniziano ufficialmente i preparativi per il raduno. L’argomento è oggetto di discussioni per mesi ed i possibili partecipanti sono decisamente tanti, ma negli ultimi giorni una serie di eventi non troppo fortunati riducono sempre di più il numero dei partecipanti, alla fine, per farla breve,  mi trovo a partire da solo.

Ho in tasca un appuntamento a Tarvisio con due amici che vengono nientepopodimenoche dalla Sicilia ed uno che parte un po’ più tardi da Trieste.

Il viaggio fino a Tarvisio procede speditamente ( freddo a parte il termometro segna –10 ) ed alle 10 del mattino sono comodamente seduto nel bar che aspetto notizie. Mentre mi sto godendo  “la calda” (vedi recupero termico) in bar iniziano ad arrivare gli SMS, il primo è dei siciliani che, arrivati a Mestre,  hanno deciso di ritornare a casa perché la moto di uno dei due non parte.

Poi, verso le 10.30 mi arriva il messaggio dell’amico di Trieste che ha problemi con la Vespa perciò rinuncia.

Visto che non devo aspettare nessuno riparto quasi subito per arrivare a Golling prima del buio e sistemarmi nella solita pensione Lienbacher.

Dopo una colazione che assomiglia più ad un pranzo, venerdì mattina, parto da Golling, fa ancora molto freddo ma non ha nevicato e la strada è pulita ed il viaggio prosegue speditamente. In Germania incontro ad un distributore di benzina un gruppo di  Triestini  che sono venuti su con le moto, fatto il pieno andiamo a rifocillarci e riscaldarci tutti assieme in un McDonald. Facciamo un tratto di strada assieme ma ben presto mi accorgo che li sto rallentando perciò ci salutiamo dandoci appuntamento al raduno.

Arrivato a Solla, dopo aver preso la paglia e montato le catene scendo nella fossa dove trovo l’accampamento degli immancabili Zigi e Manfred, quello che mi stupisce è che ci sono solo loro !!!

Nel tempo che impiego per fermarmi e mettere la vespa sul cavalletto mi trovo accerchiato, da una parte una donnona del servizio d’ordine che mi dice di andare via, dall’altra Zighi e Manfred che mi avvisano che non posso campeggiare li ed infine altre persone del servizio che parlano contemporaneamente non so con chi, forse anche con me. Non sapendo cosa fare chiedo a Manfred cosa sta accadendo e lui mi dice che quest’anno fanno delle gare con le macchine o qualcosa del genere per cui non si può stare nella fossa. Mi dice anche che Mario,Furio e Bruno sono arrivati da poco e dovrebbero trovarsi li, da qualche parte , e mi indica una direzione con un vago movimento della mano.

Nel frattempo il donnone continua ad agitarsi, ma, capito che vado via sfoggia un sorriso da esposizione dentistica e ritorna nella sua cuccia.

Riparto seguendo la direzione indicatami e dopo una decina di minuti vedo in lontananza l’inconfondibile sagoma di Mario che, assieme a Bruno, sta spalando una montagna di neve.  Non c’è tempo per i convenevoli, bisogna preparare la tenda prima del buio perciò,dopo aver spostato qualche metro cubo di neve, riesco a sistemare la tenda canadese e li mi fermo.

Mentre gli altri finiscono di montare il gazebo vado a prendere della legna per il fuoco mentre Furio va a recuperare le tre balle di paglia necessarie al loro gazebo. Ritornerà due ore dopo stravolto, ha dovuto comperarle in paese perché all’entrata le avevano finite, due chilometri trasportando sulle spalle tre nballe di fieno, davvero un primato.

Passiamo la serata nella tenda, probabilmente un ex ospedale da campo, di un gruppo di cechi che spinano in continuazione una stupenda birra.

La tenda è caldissima perché al suo centro c’è il falò, la birra è ghiacciata  ed io, al terzo bicchiere mi accorgo che non mi reggo in piedi perciò saluto tutti e  vado in tenda dove  mi addormento istantaneamente perdendomi il resto della serata visto che sono solo appena le 9 di sera.

Sabato mi sveglio presto e, stabilito che gli altri sono ancora in fase letargica,  vado a fare un bel giro del campo dove scopro che l’organizzazione vende biglietti per la gara delle macchine a persone che non fanno parte del raduno. Questi entrano ma non si capisce se per vedere la di gara di automobili su ghiaccio  o per vedere e fotografare la fauna dei bikers.

Ben presto la strada d’accesso al raduno e quella interna al campo diventano una specie di passeggiata domenicale di centinaia di famigliole con bambini al seguito che spesso ostacolano la circolazione delle moto mettendo in serio pericolo anche la loro stessa incolumità.

Evidentemente le cose cambiano, ma questo è uno di quei cambiamenti che non mi piacciono e soprattutto spero non diventino definitivi. Al ritorno prendo in spalla un’altra fascina di legna e, raggiunto il campo, mi dedico a ravvivare il fuoco.

La giornata passa tra birre, wiener schnitzel, ricerca di carica batterie, batterie da ricaricare (vedi Guzzi) e gran pampel che illumina e non solo la serata.

Domenica mattina si fanno i bagagli. Mentre sto raccogliendo le mie cose vedo Mario che sta bazzicando con la moto, brutto segno, ma lui mi rassicura che il peggio è passato. So che ha prenotato il muletto per farsi trainare il sidecar fino all’entrata ma la lista d’attesa è lunga e lui è tra gli ultimi perciò finisco di montare tutto sulla Vespa e, visto che non serve il mio aiuto, vado in paese ad aspettarli.

Mentre loro finiscono di smontare il gazebo e sistemare le loro cose, io ho il tempo per smontare le catene della Vespa ed andare al supermercato per farmi preparare un panino per il viaggio.  Alle 10.30 sono fuori dal supermercato seduto comodamente su una panchina, al sole, con un panino di salame ed una bottiglia di Apfelsaft che guardo il flusso ininterrotto di moto che lasciano il raduno. Passano le ore e di Mario  & Co nemmeno l’ombra, cerco di telefonare ma nulla, non risponde nessuno. Alla 1.30 del pomeriggio, quando ormai non vedo quasi più moto lasciare il raduno, decido di scendere e trovo Bruno lungo la strada che a piedi sta andando a prendere la macchina.

Mi dice che è meglio che io parta perché sono ancora bloccati, hanno problemi con motore della Guzzi e non sanno quando saranno in grado di partire.

Mi metto in viaggio che sono già le 2 del pomeriggio e non mi rimangono molte ore di luce perciò decido di prendere l’autostrada direzione Linz poi Salzburg. So che così facendo allungo un po’ il percorso ma l’autostrada mi consente di tenere una velocità maggiore e soprattutto arrivare a Golling prima che ci sia il rischio che le strade ghiaccino. Quel poco di strada in più  in realtà sono 70 Km che alla velocità di crociera della Vespa corrisponde ad 1 ora buona di viaggio.  La temperatura è  -10°  e all’imbrunire (4 del pomeriggio) scende una nebbia che ghiaccia immediatamente al contatto del metallo. Arrivo all’uscita per Golling alle 6 di sera faccio gli ultimi 10 Km di strada provinciale a 20 all’ora su uno strato sottile di ghiaccio che copre completamente la strada.

Non ho notizie di Mario & Co , ma, nella consapevolezza che loro sanno dove mi fermo, spero di vederli in serata cosa che non avviene.

La mattina di Lunedì, dopo un’abbondante colazione, parto e, senza alcun intoppo, arrivo a Trieste nelle prime ore del pomeriggio   concludo questo mio 50° Elefantentreffen in solitaria.

                        Martedì vengo messo al corrente dell’incredibile sequenza di sfighe che Mario & Co hanno dovuto affrontare così mi sono tornati alla mente i ricordi del precedente Elefantentreffen.

Che sia questa la vera anima di questo raduno??? Spero proprio di no

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1 commento

Un pensiero su “2006 ELEFANTENTREFFEN

  1. Luca

    Le catene da neve per la ruota posteriori sono artigianali??? Non danno problemi?? Funzionano bene? Si potrebbe avere una foto più dettagliata?? Grazie mille

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